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Direttiva ATEX-UKEX

La normativa ATEX-UKEX

La Direttiva 2014/34/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio, recepita in Italia attraverso il Decreto Legislativo n. 26 del 15 febbraio 2016, regola l'armonizzazione delle normative degli Stati membri relative agli apparecchi e sistemi di protezione utilizzati in ambienti potenzialmente esplosivi, noti come Aree Pericolose. Questa legislazione comprende anche dispositivi di sicurezza, controllo e regolazione destinati all'uso al di fuori di ambienti pericolosi, essenziali per il funzionamento sicuro degli apparecchi e dei sistemi di protezione, mitigando il rischio di esplosioni. In vigore dal 20 aprile 2016, la conformità viene attestata attraverso l'apposizione del marchio CE su apparecchi, sistemi e dispositivi di protezione, garantendo standard elevati per la sicurezza in contesti a rischio. Con l’uscita dall’Unione Europea degli UK è entrato in vigore il Regolamento apparecchiature per atmosfere esplosive 2016 che risulta essere equivalente a quanto descritto nella Direttiva Europea 2014/34/UE.

Marchio caratteristico delle apparecchiature ATEX-UKEX

Criteri per la Classificazione dei Gruppi di Apparecchi in Categorie

La classificazione dei gruppi di apparecchi in categorie è essenziale per garantire standard di sicurezza specifici in ambienti potenzialmente esplosivi. La Direttiva 2014/34/UE e Regolamento apparecchiature per atmosfere esplosive 2016 forniscono i criteri per questa classificazione.

Gli Apparecchi del Gruppo 1 comprendono due categorie:

Categoria M1 comprende gli apparecchi progettati e, eventualmente, dotati di mezzi di protezione speciali supplementari per funzionare conformemente ai parametri operativi stabiliti dal fabbricante e assicurare un livello di protezione molto elevato. Gli apparecchi di questa categoria sono destinati ai lavori in sotterraneo nelle miniere e nei loro impianti di superficie esposti al rischio di sprigionamento di grisù e/o di polveri combustibili. Gli apparecchi di questa categoria devono rimanere operativi in atmosfera esplosiva, anche in caso di guasto eccezionale dell’apparecchio, e devono essere caratterizzati da mezzi di protezione tali che:

- In caso di guasto di uno dei mezzi di protezione, almeno un secondo mezzo indipendente assicuri il livello di sicurezza richiesto.

- Al verificarsi di due guasti indipendenti l’uno dall’altro, sia garantito il livello di sicurezza richiesto.

 

Categoria M2 comprende gli apparecchi progettati per funzionare conformemente ai parametri operativi stabiliti dal fabbricante e assicurare un livello di protezione elevato. Gli apparecchi di questa categoria sono destinati ai lavori in sotterraneo nelle miniere e nei loro impianti di superficie esposti al rischio di sprigionamento di grisù e/o di polveri combustibili; in presenza di atmosfera potenzialmente esplosiva, l’alimentazione di energia di questi apparecchi devono poter essere interrotti. I mezzi di protezione relativi agli apparecchi di questa categoria assicurano il livello di protezione richiesto durante il funzionamento normale, compreso quello in condizioni di funzionamento gravose, segnatamente quello risultante da forti sollecitazioni e da continue variazioni ambientali.

GRUPPO APPARECCHI I
CATEGORIA M1 CATEGORIA M2
Funzionamento in atmosfera esplosiva  Apparecchiature non alimentate in atmosfera esplosiva

 

Gli Apparecchi del Gruppo 2 includono tre categorie:

Categoria 1 comprende gli apparecchi progettati per funzionare conformemente ai parametri operativi stabiliti dal fabbricante e assicurare un livello di protezione molto elevato. Gli apparecchi di questa categoria sono destinati ad ambienti in cui si rileva, sempre, spesso o per lunghi periodi, un’atmosfera esplosiva dovuta a miscele di aria e gas, vapori, nebbie o miscele di aria e polveri. Gli apparecchi di questa categoria devono assicurare il livello di protezione richiesto, anche in caso di guasto eccezionale dell’apparecchio, e devono essere caratterizzati da mezzi di protezione tali che:

- In caso di guasto di uno dei mezzi di protezione, almeno il livello di sicurezza richiesto sia assicurato da un secondo mezzo indipendente.

- Qualora si manifestino due guasti indipendenti uno dall’altro, il livello di protezione richiesto sia garantito.

 

Categoria 2 comprende gli apparecchi progettati per funzionare conformemente ai parametri operativi stabiliti dal fabbricante e assicurare un livello di protezione elevato. Gli apparecchi di questa categoria sono destinati ad ambienti in cui vi è probabilità che si manifestino atmosfere esplosive dovute a gas, vapori, nebbie o miscele di aria e polveri. I mezzi di protezione relativi a questa categoria devono assicurare il livello di protezione richiesto, anche in presenza di anomalie ricorrenti o di difetti di funzionamento degli apparecchi di cui occorre abitualmente tener conto.

 

Categoria 3 comprende gli apparecchi progettati per funzionare conformemente ai parametri operativi stabiliti dal fabbricante e assicurare un livello di protezione normale. Gli apparecchi di questa categoria sono destinati ad ambienti in cui vi sono scarse probabilità che si manifestino, e comunque solo per breve tempo, atmosfere esplosive dovute a gas, vapori, nebbie o miscele di protezione richiesto al funzionamento normale. Garanzia della Qualità Le aziende che intendono produrre apparecchiature atte ad essere usate in atmosfere potenzialmente esplosive dovranno avere un Sistema di Garanzia della Qualità approvato dall’autorità competente, inoltre andranno soggette ad un controllo periodico sulla produzione.

GRUPPO APPARECCHI II
Categoria Prodotto GAS POLVERE
1 Zona 0 Zona 20
2 Zona 1 Zona 21
3 Zona 2 Zona 22

 

Classificazione delle zone ATEX

Zona 0 Area in cui è presente in permanenza o per lunghi periodi o spesso un'atmosfera esplosiva consistente in una miscela di aria e di sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapore o nebbia.
Zona 20 Area in cui è presente in permanenza o per lunghi periodi o spesso un'atmosfera esplosiva sotto forma di nube di polvere combustibile nell'aria.
Zona 1 Area in cui durante la normale attività è probabile la formazione di un'atmosfera esplosiva consistente in una miscela di aria e di sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapori o nebbia.
Zona 21 Area in cui occasionalmente durante le normali attività è probabile la formazione di un'atmosfera esplosiva sotto forma di nube di polvere combustibile nell'aria.
Zona 2 Area in cui durante le normali attività non è probabile la formazione di un'atmosfera esplosiva consistente in una miscela di aria e sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapore o nebbia e, qualora si verifichi, sia unicamente di breve durata.
Zona 22 Area in cui durante le normali attività non è probabile la formazione di un'atmosfera esplosiva sotto forma di nube di polvere combustibile e, qualora si verifichi, sia unicamente di breve durata.

Valvole di sicurezza certificate ATEX-UKEX

Nonostante le valvole di sicurezza non siano apparecchiature elettriche o elettroniche, la direttiva ATEX-UKEX risulta comunque applicabile anche per questi apparecchi di sicurezza. La normativa di riferimento per apparecchiature meccaniche è la BS EN ISO 80079-36 e BS EN ISO 80079-37. Queste normative si occupano degli standard di sicurezza per le apparecchiature non elettriche utilizzate in ambienti potenzialmente esplosivi. Questi dispositivi possono includere elementi meccanici, idraulici, pneumatici o manuali che potrebbero essere presenti in contesti in cui l'accumulo di gas o vapori infiammabili è un rischio. La norma stabilisce requisiti specifici per la progettazione, la fabbricazione e l'uso sicuro di tali apparecchiature, incluse valvole di sicurezza, contribuendo a mitigare i pericoli di esplosione in ambienti industriali. Aderire a tali standard è essenziale per garantire la sicurezza e la conformità nelle situazioni a rischio.

Le valvole di sicurezza Nuova general Instruments a scarico libero e quelle a scarico convogliabile con leva possono essere certificate ATEX solo per atmosfere con GAS-NEBBIE (Gruppo Apparecchi II – Categoria 2 – Zona 21 e 22).

Marcatura valvola di sicurezza per atmosfere ATEX-UKEX con GAS e NEBBIE

Le valvole Nuova general Instruments a scarico convogliabile (eccetto quelle con leva) possono essere certificate ATEX per atmosfere con GAS-NEBBIE-POLVERI (Gruppo Apparecchi II – Categoria 2 – Zona 1, 2, 21 e 22).

Marcatura valvola di sicurezza per atmosfere ATEX-UKEX con GAS, NEBBIE e POLVERI

Le valvole Nuova general Instruments a scarico libero con campana di protezione in alluminio non possono essere certificate ATEX.

Legenda della marcatura ATEX-UKEX di valvole di sicurezza

ATEX e Mercato USA

I produttori di macchine industriali progettate per l'uso in atmosfere esplosive hanno tradizionalmente focalizzato la loro attenzione sulle sorgenti di accensione elettriche, allineandosi alle direttive ATEX. La transizione verso nuovi standard, in particolare EN ISO 80079-36:2016 e EN ISO 80079-37:2016, ha chiarito i requisiti, sostituendo la serie EN 13463. Quando si esporta negli Stati Uniti, le aziende generalmente aderiscono al NFPA 70, in particolare all'ARTICOLO 670 e al Capitolo 5 Special Occupancies, che affrontano l'equipaggiamento elettrico ed elettronico in luoghi potenzialmente pericolosi.

Una percezione predominante è stata che il NFPA 70, come Codice Nazionale Elettrico, non estenda la sua copertura alle sorgenti di accensione meccaniche. Di conseguenza, i produttori che esportano negli Stati Uniti potrebbero non aver avvertito la necessità di considerare l'equipaggiamento non elettrico in luoghi pericolosi.

Tuttavia, sviluppi recenti sfidano questa percezione. Nonostante l'orientamento elettrico del NFPA 70, la partecipazione degli Stati Uniti al Sistema di Certificazione Internazionale IECEx, che include gli standard ISO 80079-36 e -37, ha innescato una svolta. Il 25 settembre 2020 sono stati presentati il UL CSDS Proposal 80079-36, Edizione 1, e il UL CSDS Proposal 80079-37, Edizione 1. Anche se questi standard sono ancora in fase di proposta, indicano un cambiamento nel panorama, confutando l'idea che gli standard nazionali negli Stati Uniti escludano l'equipaggiamento non elettrico.

È da notare che la ISO 80079-36 è già presente in uno standard statunitense - UL 2011 Outline of Investigation for Machinery. Lo standard, nella sua quinta edizione al 13 ottobre 2020, fa riferimento alla ISO 80079-36 nella PARTE 3 - MACHINERY FOR HAZARDOUS LOCATIONS, clausola 77 Normative References.

Inoltre, la sotto-clausola 78.1 in UL 2011 enfatizza la conformità ai requisiti di rischio di esplosione derivanti da "fonti non elettriche". Vengono citati esempi come cuscinetti, giunti, pompe, riduttori, freni, motori idraulici e pneumatici, evocando la ISO 80079-36:2016. Nonostante sia nella sua quinta edizione, UL 2011 non ha ancora fatto riferimento alla Parte 37, che integra la ISO 80079-36 introducendo tipi di protezione come sicurezza costruttiva "c" (applicabile per valvole di sicurezza), controllo della fonte di accensione "b" e immersione in liquido "k".

In sintesi, il periodo di grazia per le aziende che producono attrezzature meccaniche per luoghi pericolosi negli Stati Uniti potrebbe presto concludersi. Mentre coloro che hanno esperienza nella certificazione ATEX e IECEx sono familiari con la ISO 80079-36 e la ISO 80079-37, l'esportazione negli Stati Uniti richiede una rivalutazione delle sorgenti di accensione meccaniche. Gli standard in evoluzione sottolineano la necessità di diligenza, riflettendo l'approccio meticoloso richiesto per la conformità alle direttive ATEX o allo schema IECEx.