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REACH – RoHS – CMRT – TSCA – PFAS – PROP 65

Regolamento REACH

Il regolamento REACH (Registration, Evaluation, Authorization and Restriction of Chemicals) dell'Unione Europea n° 1907/2006 - S.I. n° 2020/1577, è un pilastro fondamentale nella regolamentazione delle sostanze chimiche, e il suo impatto si estende anche al settore delle valvole di sicurezza. Questa legislazione, in vigore dal 2007, si propone di migliorare la tutela della salute umana e dell'ambiente attraverso una gestione più responsabile delle sostanze chimiche utilizzate nei processi industriali, comprese quelle presenti nelle valvole di sicurezza.

Tale regolamento impone una serie di responsabilità alle aziende che producono, importano o utilizzano sostanze chimiche nell'Unione Europea. Tra le sue principali disposizioni, vi è l'obbligo di registrare le sostanze chimiche in base alla quantità prodotta o importata e di fornire dettagliate informazioni sulla sicurezza e sull'utilizzo di tali sostanze. Questo processo di registrazione è cruciale per una valutazione completa dei potenziali rischi per la salute umana e per l'ambiente associati alle sostanze chimiche utilizzate.

Inoltre, il regolamento REACH prevede la valutazione e l'autorizzazione di sostanze chimiche considerate di particolare preoccupazione per la salute umana o per l'ambiente, le cosiddette SVHC (Substances of Very High Concern). Tali sostanze possono essere soggette a restrizioni d'uso o richiedere un'autorizzazione speciale per essere impiegate, promuovendo così l'adozione di alternative più sicure e la riduzione dell'esposizione a sostanze dannose.

Per le aziende operanti nel settore delle valvole di sicurezza, il regolamento REACH rappresenta una sfida significativa. Queste valvole spesso contengono materiali soggetti a registrazione e valutazione ai sensi di suddetta direttiva, e le aziende devono garantire la conformità a tali disposizioni normative anche lungo la catena di fornitura. È essenziale che le aziende siano consapevoli delle sostanze chimiche presenti nelle valvole e delle loro implicazioni per la conformità alla REACH. 

La conformità al regolamento REACH non è solo una questione normativa, ma anche una questione di responsabilità sociale e ambientale. Assicurare la sicurezza delle sostanze chimiche utilizzate nelle valvole di sicurezza non solo protegge i lavoratori e l'ambiente, ma contribuisce anche a mantenere la fiducia dei clienti e a preservare la reputazione aziendale.

Il regolamento REACH rappresenta uno strumento normativo fondamentale per la gestione sicura delle sostanze chimiche nell'Unione Europea. Le aziende operanti nel settore delle valvole di sicurezza devono essere consapevoli delle disposizioni di REACH e adottare le misure necessarie per garantire la conformità normativa, contribuendo così a una maggiore sicurezza e sostenibilità nei processi industriali.

Per conformarsi alla Direttiva quadro sui rifiuti Waste Framework Directive 2008/98/CE e alle disposizioni riguardanti la gestione dei rifiuti, dovute alla presenza di una percentuale di piombo nelle valvole di sicurezza prodotte da Nuova General Instruments che utilizzano componenti in ottone, è stato emesso tramite il portale ECHA il codice SCIP: 40a69763-e03e-45e8-9529-f625fe219cc0 .

Di seguito tabella riassuntiva dei materiali caratteristici delle valvole di sicurezza contenenti SVHC.

Materiale Codice Normativa Contenuto Piombo Limite SVHC
CuZn39Pb3 CW614N UNI EN 12164 2.5% - 3.5% 0.1%
CuZn40Pb2 CW617N UNI EN 12165 1.6% - 2.5% 0.1%
CuZn42 CW510L UNI EN 12164 Max 0.2% 0.1%

 

Le valvole di sicurezza prodotte da Nuova General Instruments sono conformi alla direttiva REACH, come indicato nell'articolo 7, paragrafo 2 del regolamento, poiché le sostanze SVHC (piombo) sono utilizzate in quantità inferiori a una tonnellata all'anno durante la produzione e/o l'importazione.

Regolamento RoHS

La Direttiva RoHS (Restriction of Hazardous Substances) 2011/65/EU rappresenta una pietra miliare nella regolamentazione dell'industria elettronica, con un impatto che si estende anche al settore delle valvole di sicurezza. Questa normativa, introdotta dall'Unione Europea nel 2002 e aggiornata con il Regolamento EU 2015/863, mira a ridurre l'uso di sostanze dannose per l'ambiente e la salute umana nei prodotti elettronici. Questo include le valvole di sicurezza, che possono contenere materiali soggetti a restrizioni come il piombo.

Le valvole di sicurezza sono dispositivi fondamentali per garantire il corretto funzionamento degli impianti che utilizzano apparecchiature elettriche ed elettroniche, soggette alle disposizioni della Direttiva RoHS. Tuttavia, affrontare le sfide della conformità a questa normativa può richiedere alle aziende una rigorosa revisione delle loro catene di approvvigionamento e dei processi di produzione.

Le sostanze attualmente considerate come SVHC dalla Direttiva RoHS sono le seguenti:

- Piombo

- Cromo esavalente

- Mercurio

- Cadmio

- PBB (bifenile polibromurato)

- PBDB (etere difenile polibromurato)

- DEHP (di-2-etilesilftalato)

- BBP (ftalato benzilico butilico)

- DBP (dibutilftalato)

- DIBP (diisobutilftalato)

È fondamentale per le aziende produttrici di valvole di sicurezza identificare e monitorare l'uso di tali sostanze nei loro prodotti al fine di garantire la conformità alla normativa.

Le valvole di sicurezza prodotte da Nuova General Instruments sono conformi alla Direttiva RoHS. Il materiale ottone utilizzato in alcune di queste valvole di sicurezza contiene piombo fino ad un massimo del 3,5% della lega di rame (UNI EN 12164 CW614N), rispettando così le disposizioni della normativa (l'Allegato III della direttiva esonera con l’exception 6c le leghe di rame contenenti fino al 4% di piombo in peso dalle restrizioni di cui all'articolo 4, paragrafo 1).

La conformità alla Direttiva RoHS non solo contribuisce alla protezione dell'ambiente e della salute pubblica, ma anche all'immagine aziendale e alla fiducia dei consumatori. Le aziende che adottano pratiche etiche e rispettano le normative ambientali possono distinguersi sul mercato e dimostrare il loro impegno verso la sostenibilità, la protezione dell'ambiente e la salute pubblica.

Conflict Minerals Reporting Template (CMRT)

Nel panorama sempre più attento all'etica e alla sostenibilità aziendale, il settore delle valvole di sicurezza non è estraneo a tali considerazioni. La necessità di garantire una catena di approvvigionamento eticamente responsabile dei materiali, incluso il rischio di utilizzare minerali provenienti da regioni colpite da conflitti, ha portato allo sviluppo del Conflict Minerals Reporting Template (CMRT). Questo strumento, ampiamente adottato dalle aziende di tutti i settori incluso quello delle valvole di sicurezza, fornisce un framework standardizzato per la comunicazione delle informazioni sulla provenienza dei minerali utilizzati nella produzione. Attraverso il CMRT, le aziende sono in grado di tracciare e condividere i dettagli sulla catena di approvvigionamento, garantendo il rispetto delle normative internazionali in materia di conflitti e contribuendo alla promozione di una produzione eticamente responsabile.

L'adozione del CMRT nel settore delle valvole di sicurezza rappresenta un passo significativo verso una maggiore trasparenza e responsabilità nella gestione della catena di approvvigionamento. Questo non solo contribuisce a prevenire il finanziamento di gruppi armati e violazioni dei diritti umani nelle regioni colpite dai conflitti, ma rafforza anche la fiducia dei consumatori e degli investitori nell'etica aziendale delle aziende produttrici di valvole di sicurezza.

Tuttavia, è importante notare che l'implementazione del CMRT può presentare sfide, come la raccolta accurata dei dati sulla provenienza dei minerali e la verifica delle informazioni ricevute dai fornitori. Nonostante ciò, il CMRT rimane uno strumento prezioso per promuovere la tracciabilità etica nella catena di approvvigionamento delle valvole di sicurezza, dimostrando l'impegno delle aziende del settore verso la responsabilità sociale d'impresa e una produzione sostenibile.

In questo contesto, Nuova General Instruments conferma il proprio impegno per una condotta aziendale trasparente ed etica nel settore delle valvole di sicurezza, garantendo l'esclusione categorica dell'utilizzo di materiali o minerali provenienti da regioni colpite da conflitti.

TSCA-PFAS

Il Toxic Substances Control Act (TSCA) e i Perfluoroalkyl Substances (PFAS) rappresentano due temi cruciali nel contesto della regolamentazione delle sostanze chimiche e della sicurezza delle valvole di sicurezza. Il TSCA è una legge federale degli Stati Uniti che regola la produzione, l'importazione e l'uso di sostanze chimiche per garantire la sicurezza pubblica e la protezione dell'ambiente. I PFAS sono una classe di sostanze chimiche persistenti, bio-accumulate e tossiche, ampiamente utilizzate in una vasta gamma di prodotti industriali e di consumo, comprese le valvole di sicurezza.

Il TSCA è stato oggetto di importanti aggiornamenti nel 2016, con l'intento di rafforzare la regolamentazione delle sostanze chimiche e migliorare la trasparenza e l'accesso alle informazioni sulla sicurezza delle sostanze chimiche. Questi aggiornamenti hanno incluso la valutazione prioritaria delle sostanze chimiche esistenti, l'imposizione di requisiti più rigorosi per la registrazione e la valutazione dei nuovi prodotti chimici, e la promozione della condivisione delle informazioni sulla sicurezza tra le autorità federali e gli attori del settore.

I PFAS, d'altra parte, sono diventati oggetto di crescente preoccupazione a livello globale a causa della loro persistenza nell'ambiente e del potenziale impatto sulla salute umana e sull'ecosistema. Queste sostanze possono essere presenti nei materiali utilizzati nella produzione di valvole di sicurezza, come rivestimenti antiruggine o lubrificanti speciali, e la loro presenza può sollevare preoccupazioni per la sicurezza e la conformità normativa.

Per le aziende che producono o utilizzano valvole di sicurezza, è essenziale comprendere le implicazioni del TSCA e dei PFAS sulla conformità normativa e sulla sicurezza dei prodotti. La conformità al TSCA richiede la registrazione e la valutazione delle sostanze chimiche utilizzate nei prodotti, nonché il rispetto dei requisiti di segnalazione e di gestione dei rischi. Per quanto riguarda i PFAS, le aziende devono essere consapevoli delle possibili fonti di contaminazione e adottare misure preventive per garantire la sicurezza dei loro prodotti e la protezione dell'ambiente.

Inoltre, le aziende possono considerare l'adozione di strategie per ridurre o eliminare l'uso di PFAS nei loro processi di produzione, ad esempio sostituendo i materiali contenenti PFAS con alternative più sicure e sostenibili. Questo non solo contribuisce alla conformità normativa, ma dimostra anche un impegno per la responsabilità ambientale e la sicurezza dei consumatori.

Il Toxic Substances Control Act (TSCA) definisce la seguente lista di sostanze chimiche il cui impiego deve essere regolamentato:

  • Decabromodiphenyl ether (DecaBDE)

  • Phenol, isopropylated phosphate (3:1) (PIP (3:1))
  • 2,4,6-Tris(tert-butyl) phenol (2,4,6-TTBP)

  • Hexachlorobutadiene (HCBD)

  • Pentachlorothiophenol (PCTP)

Le valvole di sicurezza realizzate da Nuova General Instruments risultano essere conformi al Toxic Substances Control Act (TSCA) in quanto non presentano nessuna delle sostanze chimiche sopra descritte, tali valvole sono inoltre prive di PFAS.

È importante sottolineare come il PTFE (politetrafluoroetilene), sede di tenuta spesso impiegata per valvole di sicurezza, non rientri nella categoria di PFAS (Perfluoroalkyl Substances). Sebbene entrambi contengano atomi di fluoro, ci sono differenze significative nella struttura molecolare e nelle proprietà chimiche tra il PTFE e i PFAS.

Il PTFE è un polimero sintetico noto anche come Teflon, ed è ampiamente utilizzato per le sue eccezionali proprietà di resistenza al calore, alla corrosione e all'abrasione. È comunemente utilizzato in una vasta gamma di applicazioni industriali e di consumo, comprese le guarnizioni, le guaine e altre componenti utilizzate nelle valvole di sicurezza. Il PTFE è considerato una sostanza inerte e non reattiva, e non è classificato come PFAS.

Proposition 65

Il Proposition 65, o PROP 65, è una legge della California che mira a proteggere i consumatori dalla esposizione a sostanze chimiche note per causare cancro, difetti congeniti o altri danni riproduttivi. Questa legge richiede che venga fornito un avviso ai consumatori se un prodotto contiene una di queste sostanze chimiche al di sopra di determinati livelli di esposizione.

Per le aziende che operano nel settore delle valvole di sicurezza, il rispetto del Proposition 65 è fondamentale per garantire la sicurezza dei consumatori e la conformità normativa. Poiché le valvole di sicurezza sono componenti critici in una vasta gamma di applicazioni industriali, è essenziale che siano realizzate con materiali sicuri e privi di sostanze chimiche nocive.

Il PROP 65 richiede che le aziende valutino i loro prodotti per la presenza di sostanze chimiche incluse nell'elenco di sostanze chimiche note nello Stato della California per causare cancro o danni riproduttivi. Se una di queste sostanze è presente nei prodotti, le aziende devono fornire un avviso ai consumatori, indicando il rischio associato all'esposizione a tali sostanze chimiche.

Per garantire la conformità al Proposition 65, le aziende nel settore delle valvole di sicurezza devono condurre valutazioni accurate dei materiali utilizzati nella produzione delle loro valvole. È importante identificare qualsiasi sostanza chimica soggetta a restrizioni e adottare misure per ridurre o eliminare la sua presenza nei prodotti.

Inoltre, le aziende devono essere consapevoli dei cambiamenti nella legislazione e delle nuove sostanze chimiche aggiunte all'elenco del Proposition 65. Mantenere una conoscenza aggiornata delle normative è essenziale per assicurare la conformità continua e la sicurezza dei prodotti.

La conformità al Proposition 65 non solo protegge i consumatori dalla esposizione a sostanze chimiche nocive, ma può anche contribuire a preservare la reputazione aziendale e a mantenere la fiducia dei clienti. Le aziende che dimostrano un impegno per la sicurezza e la conformità normativa possono distinguersi sul mercato e costruire rapporti di fiducia con i consumatori.

Quando si considera l'utilizzo delle valvole di sicurezza Nuova General Instruments per il mercato americano, dove la Proposition 65 è un requisito obbligatorio, è consigliabile optare per le valvole realizzate interamente in AISI316L. Questo diventa particolarmente importante poiché la Proposition 65 (Safe Drinking Water and Toxic Enforcement Act of 1986) è strettamente legata all'uso di prodotti destinati all'acqua potabile, dove l'impiego di materiali approvati per il contatto con gli alimenti è essenziale.